mercoledì, marzo 16, 2011

L'unica cosa che devi fare è massacrare, massacrare
l'unica cosa che devi fare è massacrare le tue paure!


Sono stati giorni, questi, in cui l'inadeguatezza ha sovrastato la tranquillità come succedeva molto tempo fa, come non mi succedeva da tanto. Eppure è successo ancora, e io ancora sto cercando  il rimedio ad un male che ho e che non so esattamente cosa sia; che mi fa rispecchiare nelle frasi di Kafka e Palahniuk, quelle che a detta di tutti sono troppo tristi per quella che sono realmente. Un vaffanculo è d'obbligo ora, ia chi crede di sapere come sono relamente. Ci sono forse tre persone in tutta la mia esistenza con cui mi sono confidata davvero, e forse ancora nemmeno loro sanno come son fatta sul serio. Non sanno nè possono sapere quello che mi succede dentro, quello che sento: eppure hanno la prepotenza di giudicare.
Il tempo è talmente plumbeo che me lo sento, grigio e pesante, sulle spalle. Insopportabile.

sentìre    [sen'tire]
v.tr., v.intr.

avvertire sensazioni e impressioni suscitate da stimoli esterni; prenderne coscienza.


Il punto è: prenderne coscienza. Quando prendi coscienza di una cosa non puoi più evitarla. Ed in me succede tutto come in una catena emozione>coscienza>riflessione>paranoia irrimediabile. 
Cambierò.
è come in fisica. La forza che è necessaria per cominciare a far muovere un corpo è molto maggiore di quella necessaria a far continuare il movimento stesso. 
La forza che è necessario trovare per cominciare a cambiare, a fare le cose per sè, senza giustificazioni e senza dar peso al giudizio altrui è molto maggiore di quella che serve per continuare a farlo. Poi entra in gioco l'abitudine, e le convinzioni disfunzionali sono sostituite da altro. 
Cambierò.

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